Si arriva dall’osteopata disperati. Mesi di iniezioni, infiltrazioni, antinfiammatori, cicli e ricicli di terapie di ogni genere. Ma il dolore non passa, anzi, la discopatia peggiora, e si avvicina funesto lo spettro più temuto: l’intervento chirurgico.
Vi state chiedendo perchè?
Se una vertebra si sposta, disallineandosi, questa si blocca, determinando un diverso fulcro di carico che porta a comprimere il disco e poi il nervo. Il primo sintomo sarà il dolore e l’irrigidimento muscolare.
Qual’è la soluzione?
Se trattiamo il muscolo, possiamo lenire il sintomo provvisoriamente, ma il nervo, che rappresenta la causa, rimarrà comunque compromesso. Quindi non risolveremmo assolutamente nulla.
La soluzione è trattare non il sintomo, ma la causa!
Come si fa?
Con una delicata, indolore e sicurissima tecnica di manipolazione. L’osteopata riposizionerà la vertebra in sede, sbloccandola e scongiurando la compressione di disco e nervo.
L’ernia rientra?
L’ernia, essendo decompressa, non darà fastidio, risolvendo immediatamente la condizione dolorosa. Essendo fatta di acqua, in un secondo momento, inizierà il suo naturale processo di disidratazione, rimpicciolendosi. È questo il segreto dell’osteopatia, e spiegato perchè anche i casi più gravi vengono trattati in due, tre sedute.
Ogni quanto si va dall’osteopata?
In media due, tre volte l’anno.