Ai massimi livelli sportivi, è divenuta fondamentale la figura dell‘Osteopata, spesso presente sul campo stesso.
Il Dr Gabriele Benedetti segue atleti delle nazionali di calcio, basket, rugby, pallanuoto e molti altri sport, tra cui il tennis.
Oggi possiamo accompagnarlo simpaticamente agli “Internazionali di Tennis”, con il campione olimpico Malek Jaziri.
La seduta osteopatica avviene 3 giorni prima della competizione, in modo da lasciare il tempo al corpo di familiarizzare col nuovo assetto posturale. Vengono utilizzate tecniche strutturali importanti, definite “Thrust”, ovvero manipolazioni che sbloccano direttamente le articolazioni.
Particolare attenzione viene rivolta al bacino, valutando limitazioni o asimmetrie. Seguono poi tecniche sulle vertebre lombari, dorsali e cervicali.
Nel tennista, caviglie e ginocchia ricevono un forte stress, per questo vengono utilizzate delle tecniche ulteriori sul muscolo (miotensive) e in alcuni casi, sui legamenti.
Il warm up (riscaldamento) dell’atleta viene affidato al fisioterapista o al preparatore atletico.
L’ultima figura dello staff è caratterizzata dal Coach (allenatore) che aiuta l’atleta a liberare la mente e concentrarsi poco prima della partita.
Al termine della competizione, avviene una fase di defaticamento, con uno scarico dapprima sulla cyclette, poi con massaggi decontratturanti, crioterapia, stretching.
La seduta osteopatica post gara, avviene soltanto a fine torneo, o in caso di urgenze quali infortuni, rispettivamente più o meno gravi, come il “colpo della strega” che molto spesso ha portato al ritiro atleti di fama mondiale. Una manipolazione osteopatica d’urgenza, può permettere all’atleta di continuare a gareggiare nonostante la gravità dell’infortunio.